Buongiorno a tutti lettori e lettrici e buon mercoledì. Stamattina stavo decidendo che libro recensire, ed è stata una scelta difficile.
Mi capita spesso di vedere post di persone che hanno letto/stanno leggendo "Per questo mi chiamo Giovanni" di Luigi Garlando.
Un libro che narra una "gita" speciale di Giovanni, un bambino palermitano che come regalo per i suoi 10 anni riceve una particolare spiegazione del perché del suo nome.
Accompagnato dal padre gira la città dove da sempre vive, ma la vede in modo diverso.
Ascoltando le parole del papà scopre una persona speciale, da cui ha proprio preso il nome: Giovanni Falcone. Il padre gli spiega le sue gesta, le sue parole, il suo lavoro. E, grazie anche agli esempi semplificati del padre (per esempio paragonando la mafia a un carciofo), Giovanni scopre e capisce che la mafia va combattuta sin da piccoli, perché in ogni ambito è presente.
L'autore ha avuto l'abilità di saper mettere insieme un linguaggio semplice e un argomento così difficile. Infatti, raccontando la storia della mafia e di Giovanni Falcone tramite un padre che la racconta a un figlio di 10 anni, la storia risulta romanzata. Infatti la storia vera e propria della mafia è intrecciata a particolari episodi della famiglia della storia. Le informazioni "storiche" risultano chiarissime e semplificate, e il libro scorre velocemente. Un capolavoro da leggere tutto d'un fiato. Storia coinvolgente, ma -cosa più importante- storia che insegna. Che dimostra il dolore e la difficoltà della vita sotto la mafia. Il bisogno di combattere. Il bisogno di parlare, di non essere omertosi. Di superare la paura e -purtroppo- rischiare tutto per migliorare le condizioni di vita di tutti.
Ho letto questo libro alcuni anni fa per la scuola, e l'ho letteralmente divorato in poche ore. Nel momento in cui l'ho finito e l'ho chiuso ho capito che molte cose che io ritenevo importanti non lo erano poi così tanto. Ho capito che c'erano persone che ogni giorno dovevano combattere con mostri più grandi, con minacce di morte, di distruzione di tutto quel che avevano.
Ho capito, ho capito tante cose.
Mi capita spesso di vedere post di persone che hanno letto/stanno leggendo "Per questo mi chiamo Giovanni" di Luigi Garlando.
Un libro che narra una "gita" speciale di Giovanni, un bambino palermitano che come regalo per i suoi 10 anni riceve una particolare spiegazione del perché del suo nome.
Accompagnato dal padre gira la città dove da sempre vive, ma la vede in modo diverso.
Ascoltando le parole del papà scopre una persona speciale, da cui ha proprio preso il nome: Giovanni Falcone. Il padre gli spiega le sue gesta, le sue parole, il suo lavoro. E, grazie anche agli esempi semplificati del padre (per esempio paragonando la mafia a un carciofo), Giovanni scopre e capisce che la mafia va combattuta sin da piccoli, perché in ogni ambito è presente.
L'autore ha avuto l'abilità di saper mettere insieme un linguaggio semplice e un argomento così difficile. Infatti, raccontando la storia della mafia e di Giovanni Falcone tramite un padre che la racconta a un figlio di 10 anni, la storia risulta romanzata. Infatti la storia vera e propria della mafia è intrecciata a particolari episodi della famiglia della storia. Le informazioni "storiche" risultano chiarissime e semplificate, e il libro scorre velocemente. Un capolavoro da leggere tutto d'un fiato. Storia coinvolgente, ma -cosa più importante- storia che insegna. Che dimostra il dolore e la difficoltà della vita sotto la mafia. Il bisogno di combattere. Il bisogno di parlare, di non essere omertosi. Di superare la paura e -purtroppo- rischiare tutto per migliorare le condizioni di vita di tutti.
Ho letto questo libro alcuni anni fa per la scuola, e l'ho letteralmente divorato in poche ore. Nel momento in cui l'ho finito e l'ho chiuso ho capito che molte cose che io ritenevo importanti non lo erano poi così tanto. Ho capito che c'erano persone che ogni giorno dovevano combattere con mostri più grandi, con minacce di morte, di distruzione di tutto quel che avevano.
Ho capito, ho capito tante cose.
"Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare."
Giovanni Falcone
TITOLO: Per questo mi chiamo Giovanni
AUTORE: Luigi Garlando
EDITORE: BUR Biblioteca Universale Rizzoli
DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 Aprile 2004
PAGINE: 154
PREZZO: 10€
Da questo libro è stato fatto un film-documentario, Io ricordo, per la Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e delle vittime della mafia. Per saperne di più www.progettolegalita.it
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/societa/frase-284796?f=a:5726>
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