Buongiorno a tutti!
Torno oggi a farvi compagnia con una bella novità per due motivi:
1- era così importante ed urgente da incasinarmi i piani e i post programmati per il blog
2- ho amato questo genere, io che non sono mai riuscita a leggerlo!
Vi parlo oggi di "Live your belief! Storie della Tribù", una raccolta di 20 racconti edita da Booktribù in cui sono presenti 8 racconti di "nuovi" autori, vincitori di un concorso (di cui vi lascio il link QUI), e 12 racconti di "vecchi autori".
Ho avuto il piacere e l'onore di poter leggere la raccolta in anteprima, e finalmente, il 19 settembre, è uscita per tutti.
Potete acquistarla su Amazon, vi lascio sempre il link QUI, se volete dare un'occhiata.
Vi ho detto, all'inizio, che è stata una piacevolissima scoperta perché è un genere che io non leggo praticamente mai, perché non mi ci trovo a mio agio e non mi soddisfa.
Solitamente, essendo brevi, i racconti eliminano tanto per centrare il nocciolo del discorso. E difatti, raccontare una storia in 4/5/6 pagine non dev'essere proprio facile senza eliminare tutti i dettagli e le contestualizzazioni (gli elementi che io amo).
In questi racconti, che viaggiano dal reale, al fantastico, da temi che suscitano sorrisi a temi pesanti e dolorosi, non ho avvertito, però, la mancanza di nulla.
Ovviamente ne ho apprezzati alcuni più di altri, ma questi sono gusti.
Da appassionata di arte mi sono innamorata perdutamente di "Isabella sulla tela" di Andrea Sabatini che, narrando di un agricoltore dipinto in un quadro che decide, per raggiungere la donna di cui si era invaghito con un solo sguardo, di uscire dal suo quadro e vagare per gli altri presenti nella galleria del museo. In ogni elemento descritto, in ogni personaggio incontrato ho riconosciuto un quadro, ed è stato un viaggio (seppur non realistico) che mi ha fatta sognare e mi ha portata con la mente in un mondo fatto di arte -il mio sogno!!-.
Ho trovato, poi, anche molto interessanti temi dolorosi e profondi, come il tema dell'HIV, affrontato nel racconto "Positiva" di Silvia Lodini. E' un racconto potente, intenso. Un racconto di rinascita, di consapevolezza, di amore per sé stessi.
Ho amato (ridendo e commuovendomi) poi "Aspettando l'alta marea" di Linda Lercari in cui la scena, in spiaggia, viene raccontata dal cane del protagonista. La scena viene vista dai suoi occhi, gli stati d'animo interpretati dal suo intelletto.
Si tratta, insomma, di una raccolta di racconti a cui non manca niente, in cui i temi spaziano in tutto il mondo dell'immaginabile e del non immaginabile.
In cui la fantasia, la mente ed il cuore viaggiano attraversando 20 diversi mondi, uno per racconto (oppure, forse, anche di più).
Una raccolta di racconti che mi ha aperto un mondo, mi ha dimostrato che tutti i testi dello stesso genere non sono uguali, e che bisogna sempre dare una seconda (e una terza) possibilità a tutto.
Un testo che, inoltre, mi ha dimostrato, ancora una volta, che esiste un mondo di autori che meritano tanto al di là dei soliti famosi e che si trovano in libreria sempre.
Ringrazio Booktribù per avermi dato l'opportunità di poterlo leggerlo e potermi innamorare in anteprima e consiglio, davvero caldamente, a tutti voi di leggerlo!
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