C'è stato un periodo durante gli anni del liceo, seppur breve, in cui la mia idea per il mio futuro era quella di studiare chimica all'università.
Per fortuna l'ho abbandonata presto, perchè non sarebbe stata la scelta giusta, non sarebbe stata la facoltà adatta a me, e quindi ho virato su una scelta umanistica.
Ricordo però perfettamente la magia della lezione che fece scattare in me quella voglia.
Era una delle prime vere e proprie lezioni di chimica, noi, sedicenni senza la minima idea di quel che volevamo, non ne sapevamo molto. Così, la professoressa, ha deciso di partire in modo molto leggero. Una lezione introduttiva, sviando un po' dal programma, per farci comprendere che c'era del bello in quella materia che ci trovavamo costretti a studiare.
Una domanda. Lei alla cattedra, noi ai banchi.
"Ma voi sapete cos'è l'alchimia?"
Silenzio. Ci aveva ammutoliti.
Poi però ha iniziato a parlare, conquistandoci.
Alchimia : "Arte, nata in Egitto nel I secolo d.C. che si proponeva la manipolazione e trasformazione dei metalli e in particolare la loro possibile tramutazione in oro o in rimedi per il prolungamento della vita" (fonte Vocabolario Treccani).
Dall'alchimia, poi, derivò la chimica.
Ma prima bisogna compiere un viaggio.
E' il percorso che Stefano Valente, glottologo e lusitanista, studioso di lingue e letterature ibero-romanze compie nel suo libro, "Breve storia dell'alchimia", edito da Graphofeel e pubblicato a Maggio 2019.
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Il saggio, composto da 112 pagine e il cui prezzo di copertina è €17.00, racconta la storia dell'alchimia passando per tutte le sue fasi -dall'Egitto all'alchimia nella psicologia di Jung, passando per Flamel, per Paracelso e l'uso dell'alchimia in medicina, poi ancora per i Medici di Firenze, per Newton, per Cristina di Svezia, una "regina alchemica"- facendo viaggiare il lettore con la mente.
"Dèi, simboli, rituali. Icone, geroglifici,visioni. E negromanti, medici, chimici, astrologi, fisiognomici. Cialtroni, profeti e nuovi messia. Eruditi e avventurieri. Sovrani assillati dalla ricerca della verità e collezionisti d’ogni sorta di stramberia. Sacerdoti ed eretici, filosofi e santoni, sette occulte. E biblioteche, pagine enigmatiche, predizioni, falsi oracoli; laboratorî, antri sotterranei, alambicchi e fornelli. L’alchimia analizzata e narrata come un racconto di interconnessioni e concatenazioni, trovando nessi impliciti ed espliciti tra contesti storici, sociali e culturali apparentemente diversi. Un saggio che unisce sintesi e rigore scientifico, corredato di belle illustrazioni a colori."
E' infatti molto coinvolgente la lettura.
Storie personali intrecciate a storie scientifiche.
Immagini, note, specificazioni che aiutano il lettore ad entrare a 360° nel testo.
Un libro pieno di incanto, di misteso, sin dalla prima pagina, quando vengono presentate le quattro fasi dell'alchimia.
Nigredo : stadio di dissoluzione, morte e putrefazione della materia.
Albedo : sublimazione e purificazione mediante calcinazione.
Citrinitas : combustione.
Rubedo : la materia si ricompone mediante fissazione.
Termini scientifici, alcuni. Che i miei studi scientifici liceali mi hanno aiutato a comprendere. Ma il libro sa andare oltre. Sa essere un libro adatto a chiunque.
A chi ha conoscenze nel campo.
A chi ne è appassionato.
Ma anche a chi, semplicemente, ha voglia di un cammino magico, di avventurarsi in qualcosa di affascinante.
Come che, all'apertura del libro, un incantesimo ci facesse vedere tutto con un occhio diverso.
Perchè sono sicura che dopo questo itinerario nella storia di questa affascinante disciplina, sin dalle sue origini, in ogni campo che tocca, tutti noi siamo in grado di scorgere un po' di magia, o, perchè no, stregoneria, anche intorno a noi.
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