Cari lettori,
mi approccio oggi a fare una cosa molto insolita per me.
Ma ne sento la necessità.
Non sono solita recensire e/o parlarvi di film, specialmente perché non mi piace più di tanto andare al cinema e lo faccio davvero raramente.
Ieri sera, e sospirando dico purtroppo, sono andata a vedere "Yesterday" ed ho deciso di parlarvene perché sono uscita dal cinema veramente delusa ed arrabbiata.
TITOLO: Yesterday
REGIA: Danny Boyle
USCITA AL CINEMA: Settembre 2019
DURATA: 116 minuti
GENERE: Commedia, fantastico, musicale
ATTORI PRINCIPALI: Himesh Patel, Lily James, Ed Sheeran, Joel Fry, Kate McKinnon
Premetto che le poche volte che vado al cinema scelgo il film di pancia, senza leggere la trama o guardare il trailer.
Di solito a guidarmi sono una pubblicità vista su un social o sentita per radio, la presenza di un attore che mi piace particolarmente o un argomento che così a primo impatto mi ispira.
E quindi, da fan dei Beatles, non potevo non andare a vedere questo film.
Prima che la visione iniziasse ero a conoscenza di due cose.
1- Nel cast era presente Ed Sheeran nel ruolo di Ed Sheeran (e su questo punto ci tornerei dopo)
2- La storia parlava di un giovane musicista, Jack, che una mattina si sveglia in un mondo in cui nessuno conosce i Beatles e lui diventa famoso cantando le loro canzoni.
Partendo dal secondo punto, vi spiego un po' la trama. La storia inizia appunto con Jack, un normalissimo ragazzo inglese che lavora in un supermercato, che ha la passione della musica. Suona in qualche locale, ma niente di più. Non riesce a sfondare. Una sera, mentre in bicicletta sta tornando a casa dopo l'ennesima serata andata male, ci sono 12 secondi di blackout mondiale, e durante questo intervallo di tempo viene investito da un autobus. Portato in ospedale, si sveglierà in un mondo in cui nessuno conosce i Beatles, la Coca Cola, le sigarette...e già qui qualcosa comincia a cedere. Non c'è un filo logico tra le cose dimenticate. Sono elementi casuali che vengono fuori man mano che la storia va avanti da situazioni completamente scollegate tra loro. Inoltre (e questa è la cosa bella, non rischio di svelare un ipotetico finale) non si dà una spiegazione al perché tutti si siano dimenticati qualcosa, al cosa sia successo in quei 12 secondi nel mondo. Questo buco si fa ancora più largo e profondo perché, mio umile pensiero, se fosse solo lui a ricordarsele si potrebbe pensare che stia vivendo una sorta di storia parallela, un sogno (che pur andrebbe contestualizzato!!), ma in un certo punto del film si scopre che anche altre due persone ricordano le canzoni dei Beatles. Anche questo elemento però, ahimè, non viene messo in luce in modo adeguato e la scena muore sul nascere.
Non esiste un vero e proprio finale. C'è una sequenza di avvenimenti decisamente prevedibili (ma questo non sarebbe un problema, la maggior parte dei film hanno dei tipi di rapporti e comportamenti stereotipati che si sa che andranno a finire in un certo modo...). È come che la storia iniziasse, si aprisse, continuasse e poi finisse lasciando puntini di sospensione alla fine per sapere le risposte al "E dopo?" "E quindi?" e con enormi buchi in mezzo, con l'assenza delle risposte ai "Perché è successo questo?" "Come è successo?" "Da dove deriva ciò?".
I personaggi non vengono presentati in modo completo. Sappiamo qualcosa dalle vicende del presente e sappiamo qualcosa in più (molto poco) da flashback del passato.
I dialoghi e il doppiaggio credo siano il tasto più dolente. E ciò mi ha stupito perché conosco altri lavori dei doppiatori che hanno lavorato al film (Benedetta Degli Innocenti, la doppiatrice di Ellie, la migliore amica di Jack nel film, è la doppiatrice di Megan Montaner, Manuel Meli, il doppiatore di Ed Sheeran, è il doppiatore di KJ Apa in Riverdale), ma la leggerezza, la stranezza e la poca cura nei dialoghi e nelle situazioni hanno fatto si che anche il doppiaggio risultasse piatto, senza enfasi, con lo stesso tono quasi in ogni scena, che fosse allegra, triste, arrabbiata, delusa. Ciò era in contrasto con le espressioni degli attori, che invece mi sono piaciuti abbastanza.
Ora passiamo al punto 2, Ed Sheeran. Apparizione del personaggio del tutto casuale, non credibile e leggermente fuori luogo per l'assurdità della situazione. Dialoghi e battute del personaggio che, a mio parere, erano in netto contrasto da Ed Sheeran artista (e per questo vorrei veramente vedere il film in lingua originale per capire se il problema sta all'origine del dialogo o nella traduzione italiana.
Cosa si salva del film?
Le canzoni, la musica (che comunque, specifico, non è tanta, per nulla).
E l'idea. E questo è il motivo per cui sono uscita veramente amareggiata. L'idea di base, il mondo che si dimentica dei Beatles tranne il protagonista, sarebbe stata bellissima. Si sarebbe potuta creare una base solida come trama. Senza che fosse reale, insomma non può succede che tutto il mondo si scordi di un pezzo di storia della musica, ma almeno dare un motivo a ciò. Da qui si sarebbe potuta sviluppare una storia interessante, commovente, fatta di sogni di un giovane musicista con tanta voglia di fare dei propri sogni il lavoro di una vita, e al tempo stesso creare un gran tributo a una band che è storia.
Morale della favola. Sono uscita dal cinema dicendo alla mia amica "La prossima volta il film lo scegli tu!"
Voto 2.0 / 5.0
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