Ad ogni libro il suo tempo, ne sono sempre stata fermamente convinta.
Ho abbandonato (spesso anche più volte) libri che poi, una volta tornati tra le mie mani, ho amato.
In questo caso, però, la storia è diversa. Con un libro che ho letto qualche anno fa, che sul momento ho apprezzato tantissimo, ma che poi a posteriori non mi aveva lasciato nulla. Eppure io tra quelle pagine avevo sottolineato e segnato frasi e passaggi che mi avevano toccato, e che ancora oggi, rileggendoli, mi fanno tornare in mente a cosa e a chi pensato, cosa provavo.
Così ho deciso di riprenderlo in mano, e durante un viaggio in treno mi sono lasciata coccolare da questo libricino, da questa storia tanto breve quanto intensa ed emozionante.

TITOLO : Il giunco mormorante
AUTORE : Nina Berberova
EDITORE : Adelphi
PUBBLICAZIONE : 28 Maggio 1990
PAGINE : 79
PREZZO : €10,00 cartaceo, €6,99 ebook
I due protagonisti sono una coppia che si ama, e che vede nascere e crescere il loro amore tra le strade di Parigi, che è però anche la città dove i due devono dividersi. Arriva la guerra e lui, Ejnar, deve partire. La ragazza, di origini russe, rimane a Parigi, perchè gli spostamenti durante la guerra sono difficili e rischiosi. Rimane allora in Francia, rendendosi utile come può, aiutando l'anziano signore con cui abita. E scrivendo, sempre e comunque ad Ejnar tantissime lettere. Perchè per loro, per lei, quell'amore non è finito. Quella sera, quando lui è partito, il loro addio è stato silenzioso. Probabilmente nella mente di entrambi vagavano centinaia di parole, ma nessuno dei due ha detto nulla, nella convinzione che ci sarebbe stato ancora tempo, per dirsi tutto e per amarsi. Ejnar però non risponde mai alle lettere che lei gli manda, la guerra dura tanto, gli avvenimenti li travolgono e perdono le tracce dell'altro. Finchè un giorno, nel dopo guerra, lei decide di partire per Stoccolma, sia per lavoro sia per rincorrere la voglia di saperne di più. Lo rintraccia, scopre che è sposato, viene accolta come un'amica.
Questa vicenda non gli permetterà di recuperare quell'amore che lei aveva aspettato negli anni, con cui aveva ancora punti in sospeso, cose da dire, promesse da fare e da mantenere, sogni da realizzare e amore da dichiarare. Ma gli permetterà di ritrovare una cosa più importante.
Ritrova l'amore per sè stessa, ritrova la sua no man's land, quella terra di nessuno in cui ognuno di noi può vivere la propria vita, le proprie esigenze, le proprie passioni. Quello spazio in cui nessuno può entrare, nessun estraneo si può intromettere. Dove non ci si deve vergognare dei propri sogni, delle proprie idee, delle proprie passioni.
Un romanzo, come detto, tanto breve quanto intenso. Pieno di riflessioni, di emozioni e sentimenti. Un viaggio che porta il lettore ad interrogarsi sulla propria no man's land.
Quanto tempo ci passiamo?
Ci concediamo questo diritto e piacere?
Cosa viviamo in quel momento?
Quanto ci serve, quanto ci fa stare meglio?
Un testo potente e commovente. Capace di dire tutto senza dire nulla. Perchè a volte le parole non bastano, non servono. A volte serve solo capire da soli, nella nostra intimità.
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