Mi capita -fortunatamente spesso- di voler leggere libri perchè mi prendono semplicemente per il titolo per la copertina, senza aver letto la trama, e che questi siano realmente dei capolavori che, una volta finiti, si prendono un pezzetto di me e in cambio mi lasciano tanto di loro.
E sono felice, oggi, di potervi parlare di uno di essi!
Caro amico (dalla mia vita scrivo a te nella tua)
è un libro autobiografico di Yiyun Li
pubblicato da NN Editore nel 2018
198 pagine, 17 euro, copertina flessibile
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Nata e cresciuta in Cina, Yiyun Li è diventata scrittrice negli Stati Uniti; i suoi romanzi e racconti portano il segno di quel viaggio, il viaggio da una cultura all’altra, da una lingua e un pensiero intimi e privati a una lingua in cui i pensieri sono esposti e condivisi.
Yiyun Li ha scritto questo libro nei due anni in cui la depressione l’ha separata da se stessa, obbligandola a una terribile resa dei conti con le proprie origini e con ciò che è diventata.
Caro amico nasce dal buio ma splende di saggezza, è il diario di una vita vissuta tra i libri e tra gli autori più amati, da Søren Kierkegaard a Ivan Turgenev a Katherine Mansfield, è solcare l’oceano da una sponda all’altra in cerca delle radici della creazione artistica e della memoria, dove si comprende che la verità si coglie solo ricreando il mondo con la penna. Un percorso necessario per rispondere a due domande fondamentali: perché scrivere? E perché vivere?
Yiyun Li ha scritto questo libro nei due anni in cui la depressione l’ha separata da se stessa, obbligandola a una terribile resa dei conti con le proprie origini e con ciò che è diventata.
Caro amico nasce dal buio ma splende di saggezza, è il diario di una vita vissuta tra i libri e tra gli autori più amati, da Søren Kierkegaard a Ivan Turgenev a Katherine Mansfield, è solcare l’oceano da una sponda all’altra in cerca delle radici della creazione artistica e della memoria, dove si comprende che la verità si coglie solo ricreando il mondo con la penna. Un percorso necessario per rispondere a due domande fondamentali: perché scrivere? E perché vivere?
Perchè scrivere e perchè vivere.
Le due domande che si fa Yiyun.
Un'opera potente, diversa dal solito.
Seppure si tratti di un'opera autobiografica, ciò che si trova non è un lineare racconto dei fatti della sua vita.
L'autrice, infatti, compie salti temporali, dalla Cina di quando era bambina, agli Stati Uniti dove vive, passando per l'Irlanda.
Riflessioni sulla sua vita, espresse in un modo che definirei "universale", fatte di frasi, pensieri, opinioni, che ognuno di noi, durante la lettura può riportare alla propria vita.
E' in grado quindi, con un linguaggio semplice, diretto e senza filtri, di stimolare riflessioni al lettore, pensieri sulla propria vita, è in grado di invitare il lettore a vedere sotto un'altra luce, da un diverso punto di vista, attraverso un'altra finestra la propria vita, avvenimenti che la hanno segnata.
E' per questo che, una volta terminata la lettura ho deciso di farla sedimentare per qualche giorno, per poi riprenderla in mano.
Rileggere tutti i punti (e credetemi, erano tanti) che durante la lettura avevo sottolineato, in cui mi ero -totalmente o in parte- rivista, proiettare alcune sue sentenze alla mia vita, vedere come ci stavano.
Un aspetto che adoro dei libri, una capacità strepitosa.
Renderli di tutti, in cui ognuno ci si può ritrovare e specchiare.
Altro aspetto importante, da sottolineare.
Accanto all'autobiografia è presente una parte letteraria, in cui Yiyun racconta, parla, fa scoprire altri autori, attraverso sue parole o riportando parti delle loro opere.
E per un lettore che ha sempre sete di novità, di nuovi autori e libri da scoprire, è un aspetto da non sottovalutare.
Per cui, in conclusione, il mio consiglio è di leggerlo assolutamente, mettendo in conto che vi ruberà un po' di tempo perchè è di una bellezza talmente rara che si merita molto di più di una semplice lettura prima di essere deposto tra tutti gli altri libri letti.
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