giovedì 31 gennaio 2019

Segnalazione NPS edizioni (Nati Per Scrivere)

Buon pomeriggio a tutti e ben trovati col solito post di segnalazione del giovedì!

Come state?
Siete sommersi dalla neve?

Qui da me assolutamente nulla, anzi stamattina mi sono alzata con un sole bellissimo che mi faceva venire voglia di andare al parco su una panchina a leggere.

Però, diciamocelo, ogni posto è buono per leggere quando si ha un buon libro ed è per questo che ve ne voglio segnalare qualcuno oggi!

NPS è il marchio editoriale dell'associazione Nati Per Scrivere, nata nel 2006 e volta a promuovere la cultura del libro in Toscana, puntando a valorizzare scrittori italiani. Pubblicano libri di vari generi e rivolti ad ogni fascia di età.

Comunque, se volete saperne di più, potete leggere tutto ciò che li riguarda cliccando QUI e accedendo alla pagina "Chi siamo" del loro sito https://www.npsedizioni.it/.

Ma veniamo ora a qualche titolo che vorrei segnalarvi oggi.

Partiamo subito dal genere fantasy, genere che io solitamente non amo ma che in questo caso, leggendo la sinossi del libro, mi intriga:



"VENUTI DAL MARE" di Gianluca Malato : ambientato a Trapani a inizio 900 parla di Giuseppe Nicosia, flautista che vive di musica, che durante un temporale viene aggredito da una creatura misteriosa. Cerca di pensare che sia stato tutto frutto dell'immaginazione, ma successive apparizioni confermano che si tratta di un evento successo realmente e cerca aiuto in un cacciatore e in un pescatore per scoprire questo mistero.
122 pagine per 12 euro cartaceo e 1.99 digitale, vi lascio cliccando QUI la pagina del libro.

Passiamo poi ai libri per bambini, tra cui vi voglio segnalare questo:


"IL PICCOLO FARO E IL DELFINO BLU" di Daniela Tresconi : due storie di rinascita, una, quella del faro, che parla di esclusione in quanto il faro si sente messo da parte dal fratello maggiore, più nuovo e tecnologico ma che poi avrà un'occasione di riscatto e una, quella del delfino, che parla di un'amicizia con un ragazzo solitario che viene preso in giro.
8 euro, versione cartacea, vi lascio cliccando QUI la pagina del libro.

Infine, passiamo alla narrativa, mio genere preferito da sempre!


"ANIME CONTRO" di Alessio Del Debbio che parla di quattro ragazzi non più adolescenti ma non ancora adulti, alle prese coi soliti problemi di quell'età.
"I ragazzi di oggi, contro se stessi e contro la vita, che a volte non è come l'avevano immaginata. Ma non per questo hanno deciso di rinunciare a credere e a lottare".
144 pagine, 10 euro cartaceo, 2.99 ebook, vi lascio cliccando QUI la pagina del libro. 

Se siete curiosi di conoscere il loro lavoro e tutti gli altri libri che hanno pubblicato potete cliccare QUI e accedere alla pagina del loro sito dedicata ai loro libri!

lunedì 28 gennaio 2019

Recensione "Lucertola" - di Banana Yoshimoto

Buongiorno e buon lunedì..
Come di consueto oggi.....RECENSIONE!

Mi piace quando posso parlarvi di un libro che mi ha entusiasmato, e purtroppo oggi non può essere così.
E per di più, delusione maggiore, è stato un libro che ho scelto io.

Oggi vi parlo di "Lucertola" di Banana Yoshimoto.



Ho la brutta abitudine che, quando voglio approcciarmi per la prima volta con un autore o un'autrice, scelgo ed acquisto il primo libro in modo totalmente casuale.

A volte ci prendo, altre no, e purtroppo stavolta è stato un no.
O meglio, un nì.

Non amo le raccolte di racconti, premettiamolo. Adoro le storie lunghe, con tanti personaggi, tanti imprevisti, tante avventure.
Per cui, trovatami a leggere, in questo libro racconti di 10/15 o 20 pagine la delusione non è stata piccola.

Ma lo ammetto, errore mio, e quindi ho decido di giudicare il libro in modo oggettivo.

È una raccolta composta da 6 racconti che ruotano attorno a persone, per lo più femminili, con un passato che in un modo o nell'altro le ha segnate.
Chi è stata segnata da una tragedia da bambina.
Chi e dovuta scappare per fuggire dalla realtà quotidiana dei genitori che le stava stretta.
Chi, senza saperlo consciamente, ha avuto un passato collegato al suo presente in un modo particolare.
E tutti i protagonisti, in un modo o in un altro, si trovano ad un bivio: la possibilità di cambiare la loro situazione, di rompere il loro guscio di protezione dagli altri ma ad una condizione, fare i conti col loro passato.
Tutto contornato dalla vita frenetica di Tokyo, luogo di ambientazione.



Struttura del libro a parte, ho trovato molto interessante il modo in cui in alcuni punti vengono esposti gli argomenti trattati, sempre chiari, lucidi, senza omettere nulla.
Scene e personaggi descritti in modo semplice ma efficace.
Linguaggio pulito che scorre e non annoia, non blocca la lettura.

I racconti, seppure brevi e quindi riguardanti singoli episodi o piccoli frammenti di vita, sanno -in linea di massima- dare un quadro generale della situazione, grazie a brevi flashback o parti in cui, esponendo il pensiero dei protagonisti, si riesce a vedere oltre quel lasso di tempo, a farsi una propria idea sui momenti antecedenti la vicenda in questione.
Questo, a mio avviso, è stata la grande capacità dell'autrice, riuscire a inquadrare e a far inquadrare al lettore la scena a quasi, se non del tutto, 360°.
Capacità non scontata ma anzi, spesso sottovalutata ed erroneamente data per scontata.

In aggiunta -e questo è stato il punto che ho apprezzato di più- l'autrice è stata molto brava a trattare temi complessi in modo semplice e a trasmettere al lettore messaggi importanti su cui formare un proprio pensiero ed una propria riflessione 

Nel complesso, quindi, ho dato 3 stelle su 5, sperando che presto troverò un'altra lettura che mi possa far amare totalmente l'autrice.

Comunque, se siete curiosi potete acquistarlo da Amazon (clicca qui) o dal sito della Feltrinelli (clicca qui)

Se avete qualche suo titolo da consigliarmi vi aspetto nei commenti, ve ne sarei davvero grata!!

giovedì 17 gennaio 2019

50 anni dopo la primavera di Praga - Segnalazione libri

Buongiorno a tutti, oggi è giovedì ed ecco il solito post di segnalazione!

Ricorrono in questi giorni i 50 anni dalla morte di Jan Palach uno studente dell'università di Praga che nel 1969 si diede fuoco in una delle piazze principali di Praga, come simbolo della resistenza anti-sovietica del suo paese. 
Con l'espressione "primavera di Praga" si intende un periodo storico di liberalizzazione politica avvenuto in Cecoslovacchia, durato dal Gennaio 1968 all'Agosto dello stesso anno. Durante questo periodo lo stato era sottoposto al controllo dell'Unione Sovietica. 

E' per questo che oggi, facendo un post diverso dal solito, voglio segnalarvi qualche libro riguardante l'argomento. 
Non si tratta di nuove uscite, ma di un modo per conoscere gli avvenimenti di cui non si parla mai abbastanza. 
Di un periodo talmente grigio che ha portato ragazzi come Jan a combattere, ad arrivare ad uccidersi per difendere le proprie idee, i propri ideali, scritti in fogli che sono stati tenuti ben lontani dal rogo per diffondere ciò che lui sosteneva anche dopo la sua morte. 

"Poiché i nostri popoli sono sull'orlo della disperazione e della rassegnazione, abbiamo deciso di esprimere la nostra protesta e di scuotere la coscienza del popolo."





Innanzitutto vi lascio questo articolo de Il Giornale su cui potete leggere di più su questo "eroe dimenticato", poi passo a segnalarvi qualche libro. 

"Alezander Dubcek e Jan Palach. Protagonisti della storia europea" edito da Rubbettino nel 2008. 
Alexander Dubcek e Jan Palach non sono espressione di un Paese e di un sistema di governo ormai scomparsi, ma protagonisti di una stagione che pone innumerevoli interrogativi alla coscienza e alla storiografia europee. Quest'opera collettanea, frutto di un impegno di alcuni anni, si presenta come un contributo fortemente innovativo sulla Primavera cecoslovacca, per organicità d'impostazione e per ricchezza di documentazione. Il volume può vantare saggi di carattere filosofico, sociologico e storico-culturale e dà conto non solo degli otto mesi in cui quell'esperimento politico si manifestò e di tutto il dibattito e il travaglio precedenti, ma prende anche in considerazione il periodo immediatamente successivo all'invasione quando si evidenzia il distacco sempre maggiore tra società civile e dirigenza politica. È in questo contesto che matura il rogo di Jan Palach rivolto innanzitutto contro la gestione della crisi da parte di Dubcek, ritenuta rinunciataria e arrendevole alle richieste sovietiche, e diretto a scuotere le coscienze dei propri concittadini. Non manca la valutazione del quadro internazionale di allora e in particolare delle posizioni del Partito comunista italiano. Una serie di interviste offre un panorama di autorevoli opinioni riguardo agli eventi del '68 e agli sviluppi successivi fino alla caduta del muro di Berlino.
Potete trovarlo cliccando qui.



"La primavera di Praga. 1968: la rivoluzione dimenticata" edito da Mondadori nel 2009.
Il 5 gennaio 1968 Alexander Dubcek viene eletto segretario generale del Partito comunista cecoslovacco: si inaugura così una stagione di riforme assolutamente unica nella storia dei paesi satelliti dell'Unione Sovietica. È la "Primavera di Praga". I sovietici non tardano ad avvertire il pericolo della secessione, della spaccatura del blocco, nella glasnost che imperversa a Praga come dodici anni prima a Budapest. E la notte del 20 agosto 1968 occupano l'aeroporto mentre una colonna di carri armati irrompe a Praga, tra lo sgomento dei cittadini. All'alba del 21 un commando del Kgb arresta Dubcek nella sede del comitato centrale del Partito comunista. Enzo Bettiza, inviato del "Corriere della Sera", visse in prima persona, sul posto, quei tragici momenti e in queste pagine ci consegna il racconto appassionato di un periodo tra i più fervidi e controversi della storia contemporanea: un resoconto puntuale che si intreccia con informazioni al tempo non pubblicabili, restituendoci le immagini vivide di un paese "sospeso sugli imponderabili automatismi della storia".
Potete trovarlo cliccando qui.



martedì 15 gennaio 2019

Recensione "Viaggio di una sconosciuta" - Cliquot

Quante volte ci capita che leggendo un'opera di un autore o un'autrice non contemporanea riusciamo ad adattare le sue parole alla situazione che viviamo oggi giorno? 

Forse è proprio per questo che certe opere sono immortali, i grandi classici. 

Capita, però, che alcune di esse vengano dimenticate per tanti anni, e poi riscoperte a un certo punto da un magnifico lavoro di qualche casa editrice che le rispolvera e le diffonde, dandogli l'importante che si sarebbero meritate anche per tutti gli anni passati nell'oscurità. 

Questo è successo con Livia De Stefani, rispolvera da Cliquot Edizioni.
Livia, nata a Palermo nel 1913, fu un soggetto importante nella letteratura del '900. Eppure la maggior parte delle persone, oggi, non la conosce. 


Tutte le informazioni sul sito della CE a cui potete accedere cliccando qui.


Nell'opera pubblicata, Viaggio di una sconosciuta, scritta negli anni '60, ci sono tre parti. 

La prima, quella che più mi è arrivata dritta, a gamba tesa, racconta di una ragazza, proveniente dalla campagna che vaga con una valigia in mano, risalendo dalla sponda di un fiume. La valigia resta sempre chiusa, ma lì dentro c'è il corpo di un figlio appena nato che non voleva. O non poteva volere. 

Seguono poi, a questo racconto lungo, una serie di racconti corti e una raccolta di poesie in cui c'è sempre un misto tra mistero, attenzione a sè stessa, inquietudine, il vedere sempre qualcosa dietro qualcos'altro. 

Una lettura, quindi, da percorrere attentamente, fermandosi a riflettere su noi stessi, sulla nostra libertà, sulle nostre percezioni. 

Linguaggio dritto e potente, che arriva senza barriere, in cui è riposta tutta la voglia di andare avanti, pagina dopo pagina, che esiste. 

Un merito enorme, poi, all'illustratore di copertina Riccardo Fabiani, che ci ha regalato questa immagine così evocativa, sognante e al tempo stesso inquietante.

Ringrazio la Cliquot, innanzitutto per l'omaggio, e poi specialmente per il lavoro svolto, per non aver dimenticato e per aver dato a tutti l'opportunità di leggere un'opera altrimenti finita nel dimenticatoio immeritevolmente. 

giovedì 10 gennaio 2019

CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa)

Buongiorno a tutti lettori, come state?

Si sta avvicinando il weekend, e questo che vuol dire?
E' il momento del post di segnalazione del giovedì!

Oggi voglio parlarvi di una cosa diversa dal solito, che ho scoperto poco tempo fa e mi ha particolarmente incuriosito.

La CAA, ovvero Comunicaziona Aumentativa Alternativa.

Sapete cos'è?
Vi faccio un esempio!


Provate ad immaginare di dover interpretare le frasi attraverso le immagini.
Io, ad essere sincera, alcune parole non riuscirei ad intepretarle.
Le immagini però sono un aiuto validissimo incorporato alle parole, che possono aiutare a interpretare e comprendere il senso.

Infatti, la CAA è un sistema di tecniche, strategie e tecnologie necessarie a comprendere e semplificare la comunicazione a individui con problemi ad usare i più comuni canali comunicativi, specialmente linguaggio orale e scritto.
Spesso noi -che siamo abituati a passare gran parte del nostro tempo a leggere- diamo per scontata questa attività, la capacità di interpretare e capire le lettere e le parole.
Ma non per tutti è così.

Allora perchè non dare loro la nostra stessa opportunità di viaggiare e sognare con le parole e le storie di un libro?
A questa domanda troviamo una magnifica risposta nella casa editrice Teka Edizioni, che utilizzando questo linguaggio ha pubblicato i Promessi Sposi (potete cliccare QUI per accedere alla pagina del libro).


Un libro per chi ha bisogni comunicativi complessi. Il testo integralmente espresso in simboli e accompagnato dalle illustrazioni, consente una lettura facilitata. Si legge a voce alta ai bambini e ai ragazzi, indicando i riquadri uno a uno con il dito. E la grande storia dei promessi sposi torna a entusiasmare.
15 euro per 136 pagine e 64 illustrazioni,
ma soprattutto per provare a metterci nei panni di chi è diverso da noi,
per provare a non dare per scontate tante cose,
per provare che c'è chi ha difficoltà vere,
per vedere le cose da un altro punto di vista.


lunedì 7 gennaio 2019

Recensione "Il diner nel deserto" di James Anderson (NNEDITORE)

Buongiorno lettori, come state?

Ricomincia anche l'appuntamento del lunedì con le recensioni, e oggi vi voglio parlare di un libro che è già stato presente in vari post sul mio profilo Instagram, "Il diner del deserto" di James Anderson ed edito NN Editore (che ringrazio!) a settembre 2018.

Devo ammettere una cosa: ne ho terminato la lettura da un po' e avrei potuto parlarvene prima. Ma ho dovuto lasciarlo sedimentare un po' dentro, prima di riuscire a esternarlo.

Partiamo, innanzitutto, dai dati tecnici.


Ben Jones è un camionista sull’orlo della bancarotta che effettua consegne lungo la statale 117 del deserto dello Utah, una terra ospitale solo per chi ha scelto di isolarsi dal mondo. Un giorno Ben incontra Claire, che si nasconde dal marito in una casa abbandonata e suona le corde di un violoncello invisibile. L’amore per Claire porta Ben a stringere amicizia con Ginny, un’adolescente incinta in rotta con la madre, e a fare i conti con il burbero affetto di Walt, il proprietario di un diner nel deserto chiuso da anni in seguito a un terribile fatto di sangue. Tra rivelazioni inaspettate, scomparse improvvise e il furto di un prezioso strumento musicale, tutti incontrano il proprio destino, cieco come le alluvioni che allagano i canyon rocciosi.
Con dolce e disincantata ironia, James Anderson ci consegna un avvincente noir on-the-road, in cui il male e il desiderio di vendetta svaniscono di fronte alla lealtà che unisce i personaggi: impalpabile come l’ombra di un miraggio, intensa come la luce che abita il deserto.

320 pagine per 18€, in libreria e in versione digitale dal 13 Settembre 2018.
Acquistabile sulla pagina del sito della casa editrice (potete cliccare QUI dove trovate anche tutte le altre informazioni, la songbook e la rassegna stampa).

Come sa bene chi mi segue su Instagram (per chi ancora non lo facesse sono @mondo_di_libri, potete seguirmi cliccando QUI), nel momento in cui mi è arrivato stavo portando a termine un'altra lettura e avevo deciso di iniziare questo nuovo libro una volta terminata l'altra. 
Non ho saputo però resistere e, quindi, ho portato avanti in parallelo per un po' le due.
Sin dalle prime pagine, quando la storia mi sembrava un po' lenta e monotona, ho capito che aveva qualcosa che mi catturava, anche se non capivo cosa. La sensazione è andata avanti pagina dopo pagina. E pagina dopo pagina mi sembrava di entrare nella storia, di essere uno dei personaggi. 
Riuscivo ad immaginare le scene, a vedere i volti, a sentire le voci, a percorrere assieme a Ben ogni giorno quella strada, la 117, e tutte le avventure e le persone ad essa collegate. 
Ho capito che quella che a me inizialmente sembrava lentezza e monotonia in realtà, per la mia percezione, era semplicemente un naturale scorrere del tempo, un vivere la vita giorno per giorno, elemento probabilmente chiave del mio essere riuscita ad entrare al 100% nella storia.
Devo dire grazie per questo "viaggio" anche al linguaggio chiaro, all'uso di personaggi semplici, ai racconti e dialoghi dettagliati che non hanno mai dato nulla per scontato e non hanno mai lasciato nulla in sospeso o non chiaro, a situazioni che (pur potendo sembrare a noi lontane dalla nostra realtà quotidiana) potrebbero capitare ad ognuno di noi, alla semplicità della storia, che non presenta continuamente colpi di scena o svolte, ma che poi termina in un modo sorprendente che è un pugno dritto allo stomaco, con scene dolci e amare al tempo stesso e che racchiudono tanto.

Non mi dilungo ancora, altrimenti rischio di svelarvi tutta la storia, o ancora peggio il finale. E vorrei proprio evitare ciò dato che spero davvero con tutto il cuore che almeno un po' voglia di leggerlo vi sia venuta.

Intanto vi auguro una buona settimana, la prima lavorativa dell'anno. 

Ci sentiamo presto!

giovedì 3 gennaio 2019

Iniziare l'anno col botto! Segnalazioni pubblicazioni Kimerik

Buongiorno a tutti e ben ritrovati con il primo post di questo anno nuovo.

3 Gennaio, feste finite, si ritorna alla routine.
E quale migliore inizio di un post di segnalazioni del Giovedì? Si dice che chi ben comincia è a metà dell'opera, e se inizio rispettando gli appuntamenti spero di poter riuscire ad avere costanza per tutto l'anno! 

Inizio, però, in un modo un po' insolito. Solitamente uso il post di segnalazione per parlarvi delle nuove uscite della settimana o del mese. 

Oggi, invece, data il mio recente inizio di collaborazione con la casa editrice Kimerik (potete cliccare QUI per accedere al loro sito) voglio segnalarvi qualche loro pubblicazione di cui mi sono innamorata sfogliando il catalogo. Devo ammettere che è stato difficile fare una scelta, perchè hanno titoli e copertine talmente belli che avrei voluto segnalarvi il 90% dei testi presenti, ma alla fine ho fatto una scelta, quindi......PARTIAMO!

AVREI VOLUTO LO ZUCCHERO FILATO di Valentina Borella (14€ per 124 pagine) : "Ci sono cose che puoi sognare e sperare, ci sono sempre. Poi ci sono cose che non puoi sapere, nemmeno immaginare, a vent’anni, come a trenta. Sogni e progetti prendono forma nella tua testa prima ancora che nella vita vera; quando poi le speranze abitano il cuore, si amplifica il desiderio che si trasformino in realtà. E ci sono cose, poi, che nei tuoi sogni avevano tinte diverse da quelle dipinte in seguito dalla vita." (Link al sito



QUESTA NON E' UNA POESIA di Alexssandra Minissale (15€ per 124 pagine) : "Una storia d’amore che è una storia di vita, l’intrecciarsi di due esistenze che, finalmente, dona importanza e senso all’esistenza stessa della protagonista. Un amore assoluto, che a tratti mina la serenità dell’animo, ma che è fonte potentissima di crescita e di esperienza." (Link al sito)



L'UOMO CON I GIRASOLI NEGLI OCCHI di Carlotta Casolaro (13,60€ per 82 pagine) : "Vincent Van Gogh, un artista narrato nell’arco di un tempo non specifico e senza riferimenti, questo perché un grande genio rimane imbalsamato in un istante eterno di un tempo limitato. Vincent Van Gogh, un uomo che ha usato tanti di quei sentimenti da finirne annegato e nessuno può dire che sia stata la scelta giusta o sbagliata, perché annegare nei sentimenti è sicuramente una forma di morte precoce e crudele, ma è discutibile quanto meglio sia percorrere una secca d’indifferenza. Ma l’uomo, corrispettivo dell’artista, non è unicamente un binomio di umanità e talento, è storia. Storia di un Van Gogh che, attraverso delle lettere riferite ai giovani, artisti e non (il tutto ispirato a una sua famosa citazione “Non dipingo per me, ma per la generazione che verrà”), ha voluto raccontare anche un’altra parte di sé e, chissà, magari un’altra amicizia che non fosse quella con Paul Gauguin. Artista senza tempo, uomo con appena il tempo di avere un’altra storia, oltre quella già raccontata nella sua biografia, magari di amicizia, magari d’arte, magari di formazione di un se stesso differente, meno ufficiale, più ufficiosa. E se Vincent Van Gogh non avesse raccontato di una persona a lui molto vicina, per proteggerla da qualsiasi pregiudizio?" (Link al sito


LE VERITA' BALCANICHE di Andrea Foffano (12€ per 80 pagine) : "La sanguinosa guerra civile, che si sviluppò nei Balcani agli inizi degli anni Novanta, vide come protagonisti terribili massacri, spaventosi omicidi di massa e spettrali leader politico-militari, che si susseguirono via via sul palco mediatico di quest’atroce tragedia." (Link al sito)


AZZURRO COME IL CIELO di Michele Ventrone (18€ per 232 pagine) : "L’Italia: il bel paese, il paese del sole, il paese del mare, il paese della cultura, il paese del Papa, il paese del vino, il paese della pizza e del buon gusto, il paese dell’amore, il paese delle mille meraviglie del paesaggio ma soprattutto il paese del bel calcio. Lasciamo stare il presente e usiamo una fantamacchina del tempo per ripercorrere la storia del nostro calcio dalle origini ai giorni nostri. Allacciamo le cinture: si parte!"(Link al sito


LA FELICITA' COMINCIA CON IL NUMERO 2 di Carolina Ciccarelli (16€ per 140 pagine) : "Questa è la storia di Adriana, giovane trentaduenne romana che una sera, mentre si prepara a uscire per una serata sociale con il marito Andrea, ripercorre con la mente i momenti salienti della sua adolescenza. Nella sua vita ci sono due cose importanti: l’amicizia che la lega profondamente agli amici del cuore – Mickey, Eva e Ale – e l’eterno amore per Jamie, giovane bartender olandese conosciuto a 17 anni in un locale londinese." (Link al sito


INGLOBAMI di Gianfranco Santaguida (16€ per 236 pagine) : "Poter riscoprire e capire meglio se stessi attraverso viaggi in dimensioni diverse è, probabilmente, il sogno utopistico di ogni uomo. È quello che accade al protagonista del romanzo che, viaggio dopo viaggio, incontro dopo incontro, affronta un complesso percorso di conoscenza di sé e del mondo, che affonda le sue radici nella base della dimensione umana, nella conoscenza del bene e del male." (Link al sito)


Spero che anche voi siate rimasti colpiti ed affascinati da qualcuna di queste pubblicazioni e spero di potervi parlare presto di qualcuna più nel dettaglio...
Nel frattempo, stay tuned!

P.S. Fatemi sapere se c'è qualcuna di queste che vi interessa più delle altre!