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50 anni dopo la primavera di Praga - Segnalazione libri

Buongiorno a tutti, oggi è giovedì ed ecco il solito post di segnalazione!

Ricorrono in questi giorni i 50 anni dalla morte di Jan Palach uno studente dell'università di Praga che nel 1969 si diede fuoco in una delle piazze principali di Praga, come simbolo della resistenza anti-sovietica del suo paese. 
Con l'espressione "primavera di Praga" si intende un periodo storico di liberalizzazione politica avvenuto in Cecoslovacchia, durato dal Gennaio 1968 all'Agosto dello stesso anno. Durante questo periodo lo stato era sottoposto al controllo dell'Unione Sovietica. 

E' per questo che oggi, facendo un post diverso dal solito, voglio segnalarvi qualche libro riguardante l'argomento. 
Non si tratta di nuove uscite, ma di un modo per conoscere gli avvenimenti di cui non si parla mai abbastanza. 
Di un periodo talmente grigio che ha portato ragazzi come Jan a combattere, ad arrivare ad uccidersi per difendere le proprie idee, i propri ideali, scritti in fogli che sono stati tenuti ben lontani dal rogo per diffondere ciò che lui sosteneva anche dopo la sua morte. 

"Poiché i nostri popoli sono sull'orlo della disperazione e della rassegnazione, abbiamo deciso di esprimere la nostra protesta e di scuotere la coscienza del popolo."





Innanzitutto vi lascio questo articolo de Il Giornale su cui potete leggere di più su questo "eroe dimenticato", poi passo a segnalarvi qualche libro. 

"Alezander Dubcek e Jan Palach. Protagonisti della storia europea" edito da Rubbettino nel 2008. 
Alexander Dubcek e Jan Palach non sono espressione di un Paese e di un sistema di governo ormai scomparsi, ma protagonisti di una stagione che pone innumerevoli interrogativi alla coscienza e alla storiografia europee. Quest'opera collettanea, frutto di un impegno di alcuni anni, si presenta come un contributo fortemente innovativo sulla Primavera cecoslovacca, per organicità d'impostazione e per ricchezza di documentazione. Il volume può vantare saggi di carattere filosofico, sociologico e storico-culturale e dà conto non solo degli otto mesi in cui quell'esperimento politico si manifestò e di tutto il dibattito e il travaglio precedenti, ma prende anche in considerazione il periodo immediatamente successivo all'invasione quando si evidenzia il distacco sempre maggiore tra società civile e dirigenza politica. È in questo contesto che matura il rogo di Jan Palach rivolto innanzitutto contro la gestione della crisi da parte di Dubcek, ritenuta rinunciataria e arrendevole alle richieste sovietiche, e diretto a scuotere le coscienze dei propri concittadini. Non manca la valutazione del quadro internazionale di allora e in particolare delle posizioni del Partito comunista italiano. Una serie di interviste offre un panorama di autorevoli opinioni riguardo agli eventi del '68 e agli sviluppi successivi fino alla caduta del muro di Berlino.
Potete trovarlo cliccando qui.



"La primavera di Praga. 1968: la rivoluzione dimenticata" edito da Mondadori nel 2009.
Il 5 gennaio 1968 Alexander Dubcek viene eletto segretario generale del Partito comunista cecoslovacco: si inaugura così una stagione di riforme assolutamente unica nella storia dei paesi satelliti dell'Unione Sovietica. È la "Primavera di Praga". I sovietici non tardano ad avvertire il pericolo della secessione, della spaccatura del blocco, nella glasnost che imperversa a Praga come dodici anni prima a Budapest. E la notte del 20 agosto 1968 occupano l'aeroporto mentre una colonna di carri armati irrompe a Praga, tra lo sgomento dei cittadini. All'alba del 21 un commando del Kgb arresta Dubcek nella sede del comitato centrale del Partito comunista. Enzo Bettiza, inviato del "Corriere della Sera", visse in prima persona, sul posto, quei tragici momenti e in queste pagine ci consegna il racconto appassionato di un periodo tra i più fervidi e controversi della storia contemporanea: un resoconto puntuale che si intreccia con informazioni al tempo non pubblicabili, restituendoci le immagini vivide di un paese "sospeso sugli imponderabili automatismi della storia".
Potete trovarlo cliccando qui.



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