Che Canova sia stato uno degli artisti più grandi mai esistito è risaputo. Basti guardare, per accorgersene, dettagli di genialità delle sue opere, come il Monumento funebre a Maria Cristina in cui utilizza una cavità buia per trasmettere il viaggio nell'aldilà, la morte come passaggio. O la perfezione dei dettagli, il contrasto tra il buio della morte e lo splendore del marmo bianco, le piccole e fini parti realizzate in oro, la cura e la maestosità delle palme, dei fiori, delle parti più minute e particolari. E questa è solo una delle molte opere che Canova ci ha lasciato. Ma uno degli errori più grandi che si fa quando si parla di storia dell'arte è quello di ridurre un artista solo al suo lavoro e alle sue opere, senza mai curarsi della sua storia, della sua vita, di ciò che è stato al di fuori del campo artistico. Ed è per questo che quando trovo libri che si concentrano su questi aspetti (deformazione da aver compiuto studi nel campo, ma anche tanta passione) impazzis...
Ho una laurea in storia dell'arte ma non so come usarla. Allora leggo e viaggio con la mente. Parlo di libri perché non so esprimermi, così in ogni mio post anche voi viaggerete con la fantasia nello spazio tra ciò che volevo dire e ciò che in realtà ho detto.