Ci sono dei libri che sono destinati ad arrivare nelle nostre vite, e ad avere un momento preciso tutto loro. E questo libro lo è stato per me.
L'ho voluto tanto, ma non era mai il momento. L'ho trovato in scambio, ed è finito sul comodino. Poi, grazie ad un amico, ho scoperto e capito che era il suo momento. E l'ho amato alla follia.
TITOLO : Se i gatti scomparissero dal mondo
AUTORE : Kawamura Genki
EDITORE : Einaudi
GENERE : Narrativa contemporanea orientale
PAGINE : 176
PUBBLICAZIONE : 2020
Il protagonista è la classica persona che si definisce "uomo comune e mediocre". Un postino, con una vita che si può definire noiosa, e un gatto. Non un gatto qualsiasi, ma il gatto che sua madre amava, prima di morire. E di cui, quindi, lui si prende cura con un sentimento affettivo che va al di là del bene che si può volere ad un animale, come che fosse ancora un filo che lo lega con quell'assenza dolorosa.
Un giorno la sua vita però viene stravolta, perchè ad una visita medica scopre di avere un male terribile, incurabile. E di avere, soprattutto, solamente una settimana di vita. Il protagonista inizia allora a pensare a cosa fare. Ci sono desideri che vuole realizzare prima di morire? Ci sono cose che vuole assolutamente fare? La situazione è complicata, è stato travolto da una nuova realtà terribile, non sa come affrontarla e come comportarsi. A tutto ciò, poi, si aggiunge una strana vicenda: il diavolo compare a casa sua. Ha una proposta per lui, un giorno in più di vita in cambio del far scomparire un oggetto dal mondo, scelto dal diavolo stesso. Il protagonista ci pensa sù, e poi decide di accettare. Ma le conseguenze si rivelano più dolorose di quanto sembra. Perchè un oggetto, anche il più banale che esiste, e di cui a malapena percepiamo la presenza nel mondo, ha una serie di cose collegate, che quando non ci sono più fanno rumore. E allora, su ogni oggetto che viene fatto scomparire, lui rimugina. Gli tornano in mente cose che hanno a che fare con esso. Episodi del suo passato, persone, rapporti, storie. Vuoti nel presente a cui non avrebbe pensato di poter far caso, che non pensava lo toccassero così tanto. Attraverso le pagine, i giorni, e gli oggetti, il lettore scopre parti della vita passata del protagonista, utili anche a capire la sua personalità presente, come è arrivato a fare una vita del genere, le situazioni e le scelte che lo hanno portato ad essere la persona che è.
Il vero problema, però, deve ancora arrivare. Ovvero la proposta del diavolo di far scomparire tutti i gatti del mondo, in cambio di un giorno di vita. A quel punto il protagonista, già provato dalle decisioni che aveva dovuto prendere i giorni precedenti, si trova davvero in difficoltà. Cavolo, il suo gatto, è ciò che ha di più importante. Ed è proprio qua che questa proposta fa sorgere il dubbio, anche al lettore, di "Vale la pena far scomparire e rinunciare a qualcosa di unico nella mia vita per un solo giorno in più?".
Un libricino breve ma veramente molto intenso e frutto di grandi e importanti riflessioni sulla vita e sulla morte.
Che cos'è la vita se tendiamo sempre a qualcosa di più senza mai accontentarci di ciò che siamo, ciò che abbiamo e ciò che possiamo fare?
Siamo capaci e disposti ad accontentarci di una cosa che sembra piccola ma che può renderci felici o dobbiamo sempre tendere all'oltre?
Un libro intriso di una cultura e di una spiritualità diverse dalle nostre abitudini, dalle idee con cui la nostra società ci ha cresciuto. Eppure così importante, così luminoso, così capace di aprirci gli occhi e farci vedere tante cose da una nuova prospettiva. Le più piccole, le più banali, le più insignificanti. Che però risultano così importanti e indispensabili se ci ragioniamo su, se ci immaginiamo la vita senza di loro e con tutte le conseguenze che la loro assenza si porta dietro.
Una coccola emozionante, commovente, dolorosa ma salvifica.
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